Sai che l’insulino-resistenza è legata ad un maggiore rischio cardiovascolare? Se non sai di cosa si tratta ti faccio un esempio per schiarirti le idee.
L’insulino-resistenza è una condizione frequentissima che non è legata solo ad una difficoltà di dimagrire (come spiegato in questo articolo), ma ad un maggiore rischio cardiovascolare.
Se non sai di cosa si tratta oppure non hai capito bene come funziona, il modo migliore è quello di farti un esempio. Anche se ti sembrerà banale, probabilmente renderà più chiaro il concetto appena finito di leggere questo articolo.
Allora, supponiamo di avere 2 commercianti che partono da casa con 100 euro nel portafoglio.
Uno dei due compra dal fornitore e vende ai clienti. È comunque tranquillo economicamente perché ha speso ma ha anche guadagnato bene e custodisce i suoi contanti nel portafogli. A fine giornata ha più o meno gli stessi soldi che aveva a inizio giornata.
L’altro compra e vende come il primo. Con la differenza però che viene pagato dai clienti con molti soldi spicci, che non sa dove mettere se non nelle proprie tasche. Nonostante a fine giornata abbia più o meno gli stessi soldi di quando è uscito da casa, non è affatto tranquillo della sua situazione.
Cosa c’entrano i soldi con quello che sto per dirti?
C’entrano, perché sono un esempio per mostrarti le differenze tra un individuo sano, con sensibilità all’insulina, e un individuo con insulino-resistenza. Cerchiamo di capire.
I soldi sono il glucosio. Sebbene tutti e due a fine giornata abbiano grossomodo gli stessi soldi (glicemia) di inizio giornata, il soggetto 2 (insulino-resistente) ha un problema: non sa dove mettere tutti quei soldi spicci (esempio pratico per dire che c’è tanto glucosio). Così per arrivare a fine giornata senza soldi spicci nelle tasche (perché pesano tanto) dovrebbe spenderli o cambiarli, ma ha grosse difficoltà. Alla fine dovrà portarseli dietro tutto il giorno con tanta fatica.
La fatica è rappresentata dall’insulina che deve essere prodotta in dosi elevate per mantenere la glicemia normale, condizione tipica di chi è insulino-resistente.
Il fulcro del discorso è che focalizzarsi solo sulla glicemia è utile fino a un certo punto, è come se giudicassimo la ricchezza da quanti soldi si hanno nel portafogli. È sempre necessario dosare anche i livelli di insulina nel sangue che riflette lo sforzo che fa l’organismo per cercare di mantenere i livelli di glicemia normali.
Altrimenti si rischia di non accorgersi di un pre-diabete.
▶ Sei insulino-resistente? Contattami per impostare un piano alimentare personalizzato che ti aiuti a migliorare la tua situazione.
Vuoi essere seguito a distanza?
Da tempo seguo persone da tutta Italia e anche dall’estero. In qualunque posto ti trovi non ci sono limiti per poter lavorare insieme.
Come funziona? Attraverso una consulenza a distanza. Vai alla pagina Consulenza Nutrizionale per sapere come funziona oppure contattami.