Ti fa paura la carne? Sei preoccupato per l’eccessivo consumo di proteine animali? Vuoi spostarti verso un’alimentazione più vegetariana ma non sei convinto?
Allora potresti essere un flexitariano.
Queste solitamente sono le motivazioni che spingono molti a intraprendere uno stile vegetariano. Non tutte ci riescono a privarsi di alcuni alimenti (un po’ per gusto, un po’ per questioni di convivialità) ma in ogni caso sono in aumento le persone che stanno cambiando il loro modo di alimentarsi consumando sempre meno carne.
Che sia per motivi etici o per motivi salutistici, la tendenza è mangiarne molta meno rispetto ad anni in cui se ne abusava.
Si è molto più attenti al consumo, in particolare dopo i recenti comunicati dell’OMS sulla carne rossa che, a dire la verità sono stati un po’ travisati dapprima dagli uffici stampa e successivamente dai lettori. Col risultato che il timore verso il consumo di carne e derivati si è accentuato.
Così vegani e vegetariani aumentano a macchia d’olio, e altri (molti altri) vorrebbero esserlo ma non riescono a diventarlo. In tanti quindi, non riuscendo a liberarsi completamente della carne oppure non volendo arrivare a certe “estremizzazioni”, si adeguano mantenendo uno stile di vita quasi vegetariano. Per questo, chi adotta questo stile alimentare viene definito flexitariano: una commistione tra flexi(ble) e (vege)tariano.
Cosa mangia un flexitariano?
Il flexitariano si orienta grossomodo limitando il consumo di carne ad un paio di volte la settimana al massimo. Ben al di sotto delle abitudini comuni che vedono un consumo molto più assiduo. Sebbene lo stile vegetariano escluda anche il pesce, di solito i flexitariani non ne sono destabilizzati da un suo consumo. E’ molto più forte la repulsione per la carne.
Insomma, il flexitariano non è altro che un onnivoro poco convinto, confuso all’inverosimile dalla falsa informazione che incide spesso malamente sulla gran parte della popolazione.
Se ti sei riconosciuto nell’identikit del flexitariano, sappi che probabilmente qualche tuo avo lo è stato prima di te. Anche se sicuramente non per scelta. Un tempo si era soliti mangiare carne non più di 1/2 volte a settimana, proprio perché fino al secolo scorso non è che si avesse questa grossa disponibilità di arrivare a mangiarla tante volte.
E’ una buona scelta essere flexitariano?
Sì e no. Nel senso che non è detto che escludendo la carne (o eventualmente il pesce) si segua un’alimentazione salutare. Anzi, spesso proprio nei prodotti vegetali possiamo trovare delle criticità per il nostro organismo. Ma è anche vero che spesso ne mangiamo troppa e allora in quel caso potremmo trarne un vantaggio salutistico.
Dire che sia giusto o sbagliato mangiare meno carne però richiede un approfondimento e se ne potrebbe discutere molto: in particolare sulla qualità della carne, di come è cambiata nel tempo e qual è la quantità di giusta per ognuno. Di sicuro, tra carne e insaccati, mangiamo troppe porzioni settimanali. Dovremmo escludere, quantomeno dal consumo quotidiano, le carni grasse e la carne trasformata (wurstel, salame e insaccati vari) ma non sarebbe la scelta migliore escluderla dalla nostra alimentazione. Limitarla, invece, ad una/due volte a settimana potrebbe essere una scelta saggia, a meno che la si sostituisca degnamente con altre buone fonti proteiche animali.
A proposito, sei curioso di sapere se sia meglio la carne bianca o quella carne rossa?
Clicca qui se vuoi migliorare la tua forma fisica mangiando in maniera sana. Metterò a punto un piano alimentare personalizzato che farà al caso tuo. Potrai essere seguito anche online!
Vuoi essere seguito a distanza?
Da tempo seguo persone da tutta Italia e anche dall’estero. In qualunque posto ti trovi non ci sono limiti per poter lavorare insieme.
Come funziona? Attraverso una consulenza a distanza. Vai alla pagina Consulenza Nutrizionale per sapere come funziona oppure contattami.