Non tutti hanno il desiderio di dimagrire. Pietro, ad esempio, è venuto da me per mangiare bene e si è ritrovato un corpo “nuovo”.
Mangiare meglio per stare bene
Non tutti hanno il desiderio di dimagrire. Pietro, ad esempio, arriva da me semplicemente per mangiare meglio. In realtà è da tempo che cerca farlo, ma per quanto ci provi da solo ha idee confuse. Così si rimette nelle mie mani.
Ne parliamo approfonditamente a visita.
È un uomo normopeso di 40 anni, abbastanza attivo: corre e fa calisthenics, nonostante il lavoro gli prenda parecchio tempo. Evita i fritti, i cibi grassi e da un po’ di tempo ha ridotto il consumo di latte e di carne (predilige il pesce).
Questo suo “mangiare bene” gli ha comunque portato un calo di energia e si sente anche un po’ “appesantito”.
Alimentazione migliorativa
Non era necessario stravolgere l’alimentazione, come magari può essere fatto in altri casi. Qui era doveroso equilibrare il tutto: aumentare l”apporto proteico, bilanciare i pasti in funzione degli allenamenti (cosa sottovalutata, ma fondamentale), più tanti altri dettagli che abbiamo sistemato.
Applicare queste modifiche non è stato facilissimo, perché si scontravano con uno stile alimentare per lo più flexitariano (clicca qui se non sai di cosa sto parlando). Ma dopo qualche incontro che abbiamo avuto è riuscito ad assorbire i consigli e a farli propri.
La resilienza premia
Il primo incontro è servito per lo più a rivedere alcune cose poco chiare, senza constatare miglioramenti a livello fisico. Ma è dal secondo controllo in poi che c’è la svolta: l’energia è aumentata, la fame non la avverte più e il peso cala di 4 kg, fino a mantenere una media di 1 kg al mese (tanto per uno che ha il peso nella norma). E infatti in un anno raggiunge 11 kg in meno sulla bilancia e 10 cm in meno di circonferenza vita. Si ritrova insomma un “corpo nuovo che non credevo di possedere”. Parole sue.
E soprattutto è soddisfatto e appagato dal suo modo di alimentarsi, anche molto pratico in certe circostanze.
Pietro è un esempio come pochi per resilienza: oltre ad essere stato costante per 2 anni, il suo percorso ha avuto alti e bassi ma non ha mai mollato. Ha perso peso, ha avuto fiducia. Ha ripreso peso, ma ha avuto sempre fiducia.
Il percorso (im)perfetto
Questo è quello che chiamo “il percorso perfetto” (o imperfetto, se credi) e ideale.
È impossibile che un percorso alimentare sia senza intoppi, ma l’importante è rimanere sempre sui binari giusti. Pietro l’ha fatto ed è stato premiato.
Tu saresti in grado di fare altrettanto? 🙂
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