L’integratore proteico più pubblicizzato in assoluto dai media è un cavallo di Troia: scopriamo perché e se esistono delle valide alternative al Meritene.
Da un po’ di tempo un integratore di proteine è entrato prepotentemente sul mercato: il Meritene (prodotto della Nestlè). Cosa inusuale per prodotti di questo tipo che generalmente vengono evitati come la peste perché da sempre considerati solo per la nicchia dei frequentatori di palestre, come se solo i body builder avessero bisogno di proteine.
Questa invasione mediatica che ha provocato il Meritene ha avuto il merito di sdoganare gli integratori proteici per l’uso comune.
Da sempre interessato alle etichette dei prodotti e alla qualità degli stessi, ho reperito l’etichetta su internet e l’ho spulciata per farmi un’idea. Così scopro quello che sospettavo.
Integratore di zuccheri, altro che di proteine
Due terzi (65%) sono carboidrati e solo un quarto (23%) le proteine. E il fatto che questo apporti anche vitamine e minerali non è un buon motivo per preferirlo ad altri.
Integratori che invece contengono il 90% di proteine e che costano molto meno, sono considerati i classici “beveroni” che prende solo chi vuol farsi del male. Questo lo dicono i medici e infatti i pazienti hanno una motivata fobia verso proteine e amminoacidi. Che, ripeto, tutti dovrebbero assumere nelle giuste quantità.
Qui ti spiego perché non dovresti aver paura delle proteine.
Differenza con un integratore proteico classico
Per farti capire meglio la qualità di questo prodotto, voglio confrontarlo con un tipico integratore di proteine del siero del latte (conosciute anche come whey protein). Tipico perché la maggior parte degli integratori di proteine ha questa composizione. Come puoi vedere, può essere un degno e superiore sostituto del Meritene, sotto tutti gli aspetti.
Considera che è stato preso in considerazione in entrambi i casi il gusto neutro, che solitamente non considera nessuno, ma nella versione cioccolato del Meritene le cose cambiano (e non in meglio).
Non ci vuole un esperto per capire che se un integratore ha il 70% di proteine in meno rispetto a un classico integratore, non potrebbe essere definito integratore di proteine. Di zuccheri, quello sì. Non sarebbe più corretto concentrarsi sui carboidrati che sono la quota più abbondante?
Come vedete le differenze sono enormi. Inutile andarci troppo a fondo.
Un occhio agli ingredienti
Abbiamo visto che la tabella nutrizionale vista sopra non lascia spazio a dubbi. Ma gli ingredienti? Ci aspetteremmo di trovare una fonte proteica in prima posizione, dal momento che il Meritene è definito integratore proteico, ma avendo visto la tabella nutrizionale qui sopra non può proprio essere così.
Maltodestrine, proteine del latte (caseinati di potassio e di sodio), saccarosio, latte scremato in polvere, latte in polvere, sali minerali (cloruro di potassio, citrato di potassio, citrato di sodio, carbonato di calcio, carbonato di magnesio, cloruro di sodio, fosfato di ferro, solfato di zinco, gluconato di rame, solfato di manganese, ioduro di potassio, molibdato di sodio, selenito di sodio, cloruro di cromo, fluoruro di sodio), oli vegetali (colza, girasole (contiene latte)), vitamine [acido L-ascorbico (C), DL-alfa-tocoferolo (E), D-pantotenato di calcio (acido pantotenico), nicotinamide (niacina), cloridrato di tiamina (B1), cloridrato di piridossina (B6), riboflavina (B2), acetato di retinile (A), acido pteroil-monoglutammico (acido folico), colecalciferolo (D), fillochinone (K), cianocobalamina (B12), D-biotina], emulsionante (lecitine di soia), antiossidante esteri dell’acido ascorbico con acidi grassi (contiene soia). Senza glutine.
Si potrebbero fare tantissime considerazioni, ma analizziamone solo alcune.
L’ordine degli ingredienti non è mai casuale, ma è decrescente. Ovvero quello in prima posizione è l’ingrediente presente in maggiori quantità in un prodotto. La presenza in prima posizione delle maltodestrine è un valido motivo per non ritenerlo affatto un integratore di proteine.
Sempre a proposito delle maltodestrine, la loro presenza consente alla Nestlè di dichiarare meno zuccheri rispetto ai carboidrati totali. Le maltodestrine sono carboidrati complessi, quindi non annoverabili tra gli zuccheri, ma sappiamo benissimo che l’indice glicemico è superiore persino al saccarosio (che invece è considerato zucchero).
Anche sulla fonte proteica non andiamo benissimo. L’unica attendibile è “proteine del latte (caseinati di potassio e di sodio)”. Ma le caseine rispetto alle whey hanno due svantaggi:
- minore valore biologico
- peggiore digeribilità.
E non è poco. Poi compaiono “latte in polvere” e “latte scremato in polvere” che non aggiungono un granché dal punto di vista proteico. Il risultato è un misero 23% di proteine.
Chiudiamo con la fonte lipidica dichiarata in etichetta (oli di colza e girasole) che non sono il massimo, ma che per la quantità di prodotto consigliata (34 g) non costituisce un reale problema.
Per chi NON sarebbe indicato
Il prodotto è ideato per una fascia di età piuttosto alta (come si evince dallo spot) e infatti è indicato per contrastare la perdita della massa muscolare (che naturalmente decresce con l’avanzare dell’età) e per combattere stanchezza e affaticamento. Insomma per chi è sarcopenico.
La sarcopenia è un problema serio che coinvolge quasi tutti i soggetti di età avanzata e insorge con gli anni per la scarsa attività motoria e per uno scarso apporto proteico/calorico.
In effetti dalla sua questo integratore ha il principio di sensibilizzare a questo tipo di problema che viene troppo sottovalutato. Il concetto è che viene fatto nel modo e col prodotto sbagliato.
Un prodotto con un apporto di zuccheri così alto, mai lo consiglierei a chi ha problemi di resistenza insulinica (chi è sarcopenico è inevitabilmente insulino-resistente). Farei sicuramente dei danni.
Sarcopenia, resistenza-insulinica, pre-diabete sono tutte condizioni legate tra loro che vanno trattate con alimentazione ed attività fisica adeguate (qui ho spiegato come dev’essere la dieta per chi soffre di insulino-resistenza). Ben vengano prodotti (di qualità) che permettono di raggiungere quella quota proteica giornaliera che con la sola alimentazione non si raggiungerebbe mai (l’inappetenza è uno dei motivi per cui si aggrava la sarcopenia). Ma se questo deve essere fatto con un prodotto del genere lascia stare.
Se tieni veramente alla tua salute e desideri migliorarla basta farti consigliare da un professionista, non da chi fa i propri interessi.
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