Se sei preoccupato che tutti gli sforzi fatti finora vengano vanificati dalle feste natalizie, rilassati. Ho qualche consiglio per te.
“Ora che arrivano le feste, come faccio a non sgarrare con la dieta?”
So che te lo sei chiesto almeno una volta e l’avvicinarsi delle feste ti disorienta perché hai paura di vanificare tutto il lavoro fatto nei mesi precedenti.
Le feste natalizie sono l’occasione per riscoprire vecchie tradizioni, rivedere vecchi amici e parenti. Le tradizioni sono fatte di buon cibo e quelle natalizie sono piuttosto lunghe, per questo spaventa il solo fatto di trovarsi con qualche chilo in più col nuovo anno.
Ti dico già che questo è quasi impossibile se si è lavorato bene in precedenza. Ma per evitare di fare un passo indietro e perdere ulteriore tempo, magari in situazioni già difficili nel processo di dimagrimento, sarebbe opportuno limitare i “danni”.
Prima però devo farti una importantissima premessa:
Le tradizioni vanno rispettate. Quindi i consigli esulano dal cosa mangiare alla cena di vigilia e al pranzo di Natale (stessa cosa per capodanno): liberi!. Non sono qui per consigliarsi di mangiare porzioni meno abbondanti, meno dolci, bere meno alcol.
Questo consiglio di seguire le tradizioni vale per chi è tutto sommato in salute e non ha particolari patologie. In diversi casi (es. in caso di malattie dell’apparato digerente, malattie autoimmuni, ecc..) è importante fare molta attenzione anche ai pasti di sgarro in quanto c’è il rischio che questi possano esacerbare la sintomatologia.
Veniamo allora ai 3 consigli utili per chi vuole limitare i danni:
1. Non digiunare prima di un pasto-extra
C’è il rischio che digiunare possa aumentare la fame nelle ore successive e quindi che poi si possa mangiare più di quanto si sarebbe fatto mangiando regolarmente.
Piuttosto che saltare un pasto (mangiare solo verdura equivale quasi a saltarlo) si potrebbe mangiare un secondo di carne magra (poiché solitamente nei cenoni si sceglie il pesce) con abbondanti verdure e condire il tutto con olio. L’olio, considerato sempre come “nemico”, dà maggiore senso di pienezza e sazietà per cui in questo caso è fondamentale per prolungarla ed evitare la fame precoce che ci farebbe mangiare di più.
2. Mangiare delle verdure nel pasto successivo alla “grande abbuffata”.
Dopo aver esagerato a tavola (in particolare quando i pasti-extra sono consecutivi), raramente nel pasto successivo si ha una gran fame. Si può approfittare di questa situazione per cenare (nel caso di un pranzo-extra come quello del 25 dicembre) solo con una porzione di verdure crude.
Perché crude? Il pasto abbondante provoca un’esagerata produzione di radicali liberi per cui sarebbe opportuno mangiare della verdura che apporti tanti antiossidanti in grado di contrastarla (la cottura ne comporta la perdita parziale).
In più la verdura è in grado di apportare del potassio che bilancia l’esagerato introito di sodio con il pasto precedente. Ovviamente si può condire con un po’ d’olio, il quale anch’esso apporta una buona quota di antiossidanti se scegliamo quello extravergine.
Si può chiudere con un tè con limone e cannella, ad esempio, per aumentare ulteriormente l’apporto di queste preziose sostanze.
3. Dal giorno successivo riprendere a mangiare come da dieta, che dovrebbe già essere bilanciata.
Non è necessario fare giorni di compensazione, di digiuno o chissà che cosa. Riprendere a mangiare in maniera equilibrata potrebbe essere già un’ottima cosa. Se invece non stai seguendo nessun regime alimentare, evita i sensi di colpa: preparati a un nuovo inizio.
Ora goditi le feste, perché tutti hanno diritto (e secondo me anche il dovere) a qualche giorno di riposo.
Per ripartire più carichi per grandi obiettivi.
Ecco, questo non deve mai mancare: l’obiettivo. Dev’essere fisso in testa, e allora nessun pranzo, cena o entrambi possono distoglierlo. Né tanto meno vanificare il lavoro sin qui fatto.
Buone feste!
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