Dieta di mantenimento, cos’è?

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Emilio Chininea
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Cos’è e come deve essere composta una dieta di mantenimento? Si tratta di preciso bilancio calorico? Ti spiego.

Chi inizia un percorso volto alla perdita di peso e raggiunge un risultato soddisfacente, si può trovare davanti a due situazioni: ho perso peso e torno a mangiare come prima oppure voglio mantenere il risultato raggiunto.

Ecco allora che se ti sei soffermato sulla seconda opzione, avrai pensato qualche volta alla cosiddetta dieta di mantenimento. Ma cos’è e come dev’essere composta una dieta di mantenimento?

Questo tipo di alimentazione dovrebbe essere uno schema diverso da una dieta ipocalorica (che ti ha fatto perdere peso) perché ha lo scopo di farti mantenere il risultato raggiunto. In teoria l’apporto calorico della dieta di mantenimento dovrebbe essere pari al dispendio calorico giornaliero. In questo modo mangi più o meno le stesse calorie che consumi. E così mantieni il peso nel tempo.

La spiegazione potrebbe concludersi qui se non fosse che non è solo una questione di calorie. Ciò che è importante è che l’alimentazione sia bilanciata e quindi che lo stile alimentare sia corretto. In parole povere non è solo una questione di quantità ma soprattutto di qualità.

Se credi che un pacchetto di crackers sostituisca un frutto o che una barretta ai cereali sostituisca un pugno di frutta secca, solo perché hanno le stesse calorie, sei fuori strada.

Il bilancio delle calorie è importante, ma non è tutto.

La dieta di mantenimento deve essere bilanciata così come una dieta ipocalorica (eccezion fatta se questa è chetogenica). Se hai imparato a mangiare controllando le quantità e hai perso una buona quantità di massa grassa, dovrai continuare con le stesse modalità ma con quantità più alte senza necessariamente pesare i cibi.

Se invece inizi ad aggiungere cibi che vanno a sbilanciare troppo l’alimentazione come per esempio biscotti, gelato, calzoni, sughi elaborati, non è più un mantenimento ma un passaggio ad un altro tipo di alimentazione. Ovvio che non c’è un divieto assoluto, però questi cibi parecchio elaborati devono rappresentare un’eccezione.

La dieta di mantenimento NON DEVE essere un preciso bilanciamento delle kcal. Vivere con un continuo controllo delle calorie è uno stress notevole che non giova al tuo corpo.

Eviterei di parlare di dieta di mantenimento, ma di mantenimento e basta. Ovvero di un approccio mentale che ti consente di distaccarti dallo schema e constatare che hai appreso un nuovo modo di mangiare che sarà per lungo tempo il tuo stile di vita.

Il passaggio ad una dieta di mantenimento rappresenta il consolidamento del tuo benessere totale.

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Il dott. Emilio Chininea è un nutrizionista, specializzato Scienze dell'Alimentazione. Si occupa di portare benessere attraverso il cibo a chi sceglie di seguire il suo metodo: BenessereTotale.
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